APPUNTI DI TRADING

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N. 109 – sa 8 feb 2025

Operazioni in essere : nessuna

GOLD APR 25

Sta dimostrando grande forza.

Quando è scaduto la volta precedente il ciclo di tempo che ha interessato gennaio 2025, GOLD ha chiuso alto il mese caratterizzato dal segnale, lo ha ecceduto del 4 % il mese successivo e poi si è impantanato in un movimento laterale – negativo per circa due anni.

Ben comprendete quindi che il comportamento deve essere attentamente osservato quanto meno anche nel presente febbraio.

Il fatto oggettivo rimane comunque che GOLD, non solo è andato oltre il livello di 2790, che era la mia area di vendita, ma ha chiuso gennaio, mese di scadenza del segnale, sopra tale prezzo.

Su GOLD sto cercando una operazione strategica e, mediamente, un Mercato, per concedere di sfruttare poi un vero trend, richiede stop loss più ampi dello standard nella fase di apertura delle operazioni.

Dopo che GOLD CASH è salito fino a 2886, è impensabile attendere la rottura del minimo di gennaio ( 2614 ) per aprire un ribasso.

Lo stop loss da piazzare sopra 2886 sarebbe insostenibile.

SILVER MARZO 25

Sta assumendo sempre maggiore importanza il doppio minimo a 28,75.

Vedremo insieme se sarà utilizzabile prima come stop loss per un acquisto e, possibilmente, poi per una vendita in rottura.

SILVER è salito a 32,50 che era il livello minimo per analizzare una vendita.

Segnalo sin da ora che in marzo 2025 scadrà un ciclo temporale di medio – alto rilievo, soprattutto se si trattasse di un minimo che si manifestasse tra il top di marzo 2024 ( 25,77 ) e il top di febbraio 2024 ( 23,50 )

Sono livelli talmente lontani che, più che un auspicio, pare una provocazione.

Ma non è così.

DOW JONES INDU CASH

Siamo pienamente nel bimestre che attendevo da tempo per apertura di ribasso su DOW JONES

Senza fretta, visto che il segnale coinvolge gennaio, ma anche febbraio, cerco di vendere nelle prossime settimane sopra la trend line in essere dal lontano ott 2022 ( da 28660 )

Ho segnato in giallo l’area preferita di vendita.

Il doppio massimo di 45054 contro 45073 di dicembre prova a respingere questo treno in corsa.

Nella N. 108 avevo allegato anche un grafico mensile per evidenziare che in novembre, dicembre e gennaio ci sono stati tre massimi uguali ( 45071 – 45073 – 45054 ) e due minimi molto vicini ( 41647 TRUMP e 41845, più recente ) tanto che i 90 gg costituiscono un BLOCCO UNICO.

Febbraio, dal punto di vista ciclico, è la fine della spinta da ott 2022 ( 28660 citato molte volte ) e ott 2023 ( 32327, per me meno importante )

Vedremo insieme se la scadenza del tempo produce una inversione.

Purtroppo febbraio deve ancora svilupparsi e DOW JONES si trova già nel range tra 44000 e 45073 dove ho progettato di venderlo, ma ovviamente non è semplice, essendoci 20 gg di calendario e 15 gg di borsa aperta in cui gestire l’eventuale apertura dello short.

Segnalo inoltre che è il secondo lunedì che porta enorme volatilità.

Dopo l’effetto DEEPSEEK di lu 27.1, abbiamo avuto lu 3.2 un minimo marginalmente più basso a 43879 DJ CASH per i dazi annunciati nel week end a mercati chiusi, salvo poi risalire quasi a 45000.

I dazi erano ampiamente attesi, ma la certezza della loro introduzione ha avuto impatto, ad ora, da confermare nel tempo.

Da 13 sedute DOW JONES si muove tra 43900 e 45050, su e giù a stoppare qualsiasi iniziativa.

Sembra che voglia ipnotizzare in febbraio, per poi prendere un nuovo trend.

Immagino al ribasso, ma è pericoloso anticipare.

NASDAQ 100 CASH

Nulla di nuovo.

Mi è stato chiesto se anche NAS 100 sia caratterizzato da un segnale temporale in febbraio 2025.

Non mi risulta, mentre vi è stato in gennaio ( ma di rango ben inferiore a quello che caratterizza DOW JONES in gennaio – febbraio ) e ciò attribuisce un certo significato alla eventuale rottura di 20538 NAS 100 CASH, minimo di gennaio.

Quindi una vendita a rottura di 20538 potrebbe essere l’unico modo di vendere NAS 100 con un qualche fondamento, senza dover attendere il minimo di TRUMP a 19880.

NAS 100 è l’ indice sul quale incidono in misura estrema i titoli che nella realtà ( ancor più nell’immaginazione ) trovano nella connessione all’intelligenza artificiale ciò che rende sopportabili dei P/E d’affezione.

Solo un vago dubbio che gli oligopolisti U.S.A. possano trovare un competitor in Asia è bastato a generare cali del 5 – 10 e oltre %.

In febbraio immagino che sceglierò DJ per aprire uno short, ma da dicembre i due indici azionari hanno un comportamento insolitamente simile.

Leonardo Bodini