APPUNTI DI TRADING

N. 60 – sabato 27 gennaio 2024

 

Operazioni in essere : nessuna

GOLD APR 24

Segnalo che eventuali operazioni saranno da me eseguite sul contratto aprile che costa 20 usd più del febbraio, che va in consegna.

GOLD, secondo me, sta nascondendo la sua forza.

Il mese più significativo degli ultimi anni fu aprile 2022 in cui scadeva un ciclo di valenza pluriennale. Il top fu 1998. Da allora GOLD è salito nella primavera 2023 sopra tale prezzo, ma senza chiudere nessun mese al di sopra.

Da allora ho atteso che chiudesse un mese sopra 1998 e ho dovuto aspettare 19 mesi, fino a novembre 2023, per ipotizzare che tale livello sia infine conquistato.

In dic 2023 la chiusura è avvenuta nuovamente sopra 1998 e fra poco vedremo la chiusura di merc 31 gennaio.

La maggioranza degli analisti studia il prezzo e non i cicli temporali: quindi non attribuisce alcuna importanza a quanto sopra. Presumo al contrario che eventuali ripetute chiusure mensili ( solo due sino ad ora ) sopra 1998 diano a chi ha questa sensibilità una informazione preziosa.

La rottura del TRIPLO MASSIMO ( 2075 – 2070 – 2060 ), che attendo, ancora non si vede.

Se e quando ci sarà (la dichiarerò dopo una chiusura settimanale sopra 2090 cash ) mi aspetto un forte movimento al rialzo con obiettivi anche molto lontani.

La mia ipotesi è che, molto lentamente, GOLD riceva denaro in uscita dalla rilevante liquidità mondiale, per fare una passeggiata al rialzo.

Tutti i maggiori asset managers sanno che hanno troppo liquido per riuscire a comperare oro senza far schizzare il prezzo, cosa che vogliono evitare perché depotenzierebbe il loro tentativo di usarlo come copertura dall’eccesso di “fiat money”.

Credo che GOLD non abbia invertito al ribasso, ma che il recente minimo a 2002 cash sia un secondo pull back in zona 1998, dopo quello a 1973, appena seguente alla sfuriata notturna a 2146.

Da 4 settimane GOLD non riesce a rompere il top della settimana precedente e ciò mette in allarme per la tenuta di 1973, che fu il minimo registrato la settimana successiva al top assoluto di 2146 registrato nella notte del 3 dic 2023.

Resto convinto di un rialzo, finchè GOLD CASH non rompesse 1973.

Per dare il via potrebbe bastare anche la sola rottura del top di ogni settimana precedente.

SILVER MAR 24

Appare molto debole fino ad ora, con massimi settimanali calanti da 5 settimane e minimi intorno a 22 usd, zona di prezzo dove intendevo programmare un acquisto, solo con i miei quattrini, senza coinvolgere la Lettera.

Al momento non vedo sintomi di inversione e non intendo rischiare, ma comunque non è un profilo di rischio compatibile con lo spirito conservativo di questa Lettera.

Al momento la Lettera lo monitora, senza inserire ordini.

DOW JONES INDU CASH

ENNESIMO NUOVO MASSIMO ASSOLUTO

E’ stato rotto il top di 36952 dell’inizio gen 2022 e il Mercato è salito a 38215 DJ CASH. Continua a segnare nuovi record, di pochi punti ogni volta, ma non molla.

DOW JONES CASH nella settimana 8 -12 gen , dopo che la Lettera ha venduto alla rottura di 37440 di FEB FUT, è sceso poco, ha toccato la trend line che sale da 28660 e che avevo colorato in GIALLO nel grafico che accompagnava la prec. Lettera 58 ed è schizzato su in outside.

Il punto è che un segnale di simile valenza interesserà NAS 100 la prossima settimana ( 29 gen – 2 feb ) con obiettivi intorno a 17500 – 17700, ormai raggiunti ( registrato 17665 NASDAQ CASH ) e sembra che la forte positività che sta interessando NAS 100 sostenga anche DOW JONES.

L’andamento di DOW JONES ven 26.1 mostra una maggior forza relativa rispetto a NAS 100, che non si vedeva dall’inizio di gennaio. Va monitorato.

NASDAQ 100 CASH ( paragrafo impegnativo da scrivere e da leggere )

Gennaio è stato il momento di questo Mercato, fino a gio 25.1, mentre la giornata di 26.1 ha segnato una inversione della forza relativa a favore di DOW JONES.

Controllerò i componenti dei due indici alla ricerca di uno o più titoli che abbiano creato questa situazione, salvo che sia conseguenza di una inversione diffusa da growth a titoli value.

Nella N. 59 avevo scritto : “NAS 100……………..Ha ritrovato molta forza relativa rispetto a DOW JONES e tre dei sette titoli FAANG + MICROSOFT + TESLA hanno registrato il top storico in questa ultima settimana. Una quota che oscilla tra il 70 e il 100 % del rialzo dell’intero indice, composto da 100 titoli, deriva dall’incremento ( inesauribile ? ) dei più volte citati FAANG + 2 ( ho tolto Netflix perché nessuno più ne parla ). Storicamente queste situazioni hanno provocato gravi danni ai frequentatori del mercato, quindi sto lontano.”

Al pari di DOW JONES, NAS 100 non può certamente essere comprato, ma non vi è una figura gestibile per vendere con stop loss contenuto.

La mia analisi del tempo porta ad attribuire un certo rilievo alla settimana da lu 29.1 a ven 2.2, quindi proverò a sfruttare questo segnale, che possono vedere solo pochi operatori, certamente meno di uno su cento.

NAS 100 è salito proprio nel range 17500-17700 ( registrato 17665 ) che avevo indicato da circa un mese, ma ora bisogna vedere se questo treno in corsa invertirà proprio qui e ora.

Sarebbe una analisi di grande valenza, che poi dovrò tradurre in profitti, senza espormi ad uno stop loss non compatibile con il profilo di rischio della Lettera.

Giunti ora ai prezzi che avevo calcolato, tutto da verificare che il Mercato inverta, ma si creerebbe un pattern interessante.

L’operatività necessaria a gestire una ipotizzata inversione, della quale non c’è alcun sintomo, è quasi incompatibile con la cadenza settimanale della Lettera, senza possibilità di intervenire.

Ugualmente, sin dal mattino di lunedì 29.1, la Lettera inserirà i seguenti ordini :

vendo 1 MARZO MICRO NAS 100 a 17750 e inoltre

vendo 1 MARZO MICRO NAS 100 a 17900, entrambi con stop loss a 18200

e poi

vendo 2 MARZO MICRO NAS 100 a 17350 stop ( in rottura ) senza condizioni

e inoltre

sempre a 17350 stop ( in rottura ) raddoppio la posizione al ribasso eventualmente aperta a 17750 e 17900.

( nella tabella excel scriverò :PER DUE, intendendo che si raddoppia la quantità eventualmente venduta in forza.

Non so se sono stato chiaro, quindi aggiungo un esempio:

se il Mercato eseguirà la vendita a 17900, avrà eseguito anche la vendita a 17750 e quindi a 17350 stop la Lettera venderà i 2 MICRO senza condizioni e altri due MICRO in quanto NAS 100 sarà giunto a 17350 con 1 vendita in utile da 17900 e 1 vendita in utile da 17750.

Qualsiasi vendita che venga eseguita avrà stop loss a 18200, in attesa che si concluda la settimana.

Se tutte le vendite venissero eseguite, senza subire lo stop loss a 18200, si tratterebbe di 6 MICRO NAS 100 ( usd 2 x 6 MICRO = USD 12 per ogni punto di future )

La posizione totale che si verrebbe a creare è rilevante rispetto al capitale gestito dalla Lettera e sarà mio obiettivo la riduzione ragionata dello stop loss dal successivo lu 5.2

NOTA FINALE

Ritengo che la eventuale rottura di DOW JONES sotto 37122 cash andrebbe seguita con una vendita, in quanto romperebbe una figura grafica che sinora è di grande forza rialzista, che verrebbe smentita ed inoltre romperebbe nettamente la trend line da ott 2022 ( da 28660 ) che giudico sempre più importante, un sostegno per tutto l’azionario U.S.A.

La Lettera forse non potrà eseguire questa vendita, per non incrementare leverage e conseguente V.A.R., ma segnalo comunque il mio pensiero.

Leonardo Bodini

ù

 

 

 




PERCHÉ WALL STREET È TORO

La prima parte dell’anno ha visto comparire due fenomeni apparentemente contrastanti: il prezzo del petrolio in sostanziale discesa e le quotazioni della borsa più autorevole del mondo toccare nuovi massimi: come si spiegano?

 

UNA CONGIUNTURA INSTABILE MA POSITIVA

Il petrolio in questi giorni è un “osservato speciale” perché l’instabilità geopolitica del Medio Oriente potrebbe farlo lievitare e da esso potrebbe dipendere un eventuale significativo rimbalzo dell’inflazione. L’inflazione però invece al momento sembra essere stata vinta, con la Cina che addirittura è piombata in deflazione, parallelamente ad una crescita economica attesa di tutto rispetto! (+5,2%), cosa che aiuta a ritenere limitato il rischio di una nuova recessione globale.


Una congiuntura dunque instabile ma positiva quella che ha spinto Wall Street sui massimi, che lascia ben sperare tanto in un “soft landing” (atterraggio morbido) o addirittura in un “no landing” (nessun atterraggio) dell’economia americana quanto in una discesa -seppur lenta- dei tassi d’interesse. Discesa favorita da un contesto di liquidità persistente. Dunque sono per il momento accantonate le attese di consistenti prese di beneficio che circolavano subito dopo capodanno, casomai sta accelerando la rotazione dei portafogli verso i nuovi business ed è questo il vero carburante dei record!

L’EUROPA INVECE LANGUE

Il quadro generale si completa infatti con l’arretramento delle borse e dell’economia europea, tanto in assoluto quanto in paragone al resto del mondo e un deciso processo di transizione verso nuovi paradigmi. Mentre dunque la situazione per gli investitori è quasi ideale il mondo accelera la sua evoluzione e il vecchio continente langue!

Anche questo spiega la reazione quasi nulla dei prezzi del petrolio alle tensioni sul Mar Rosso e al rialzo violento dei costi di trasporto: dall’inizio dell’anno i prezzi del Brent hanno oscillato all’interno di un stretto intervallo di negoziazione tra 75 e 81 dollari al barile (+0,03% a 79,12 dollari al barile lo scorso venerdì 19 gennaio). Addirittura ci si aspetta una diminuzione dei prezzi del petrolio nei prossimi mesi e non un aumento, come potrebbe emergere in un contesto geopolitico complicato.

SAN DOLLARO E SAN PETROLIO

E l’ottimismo della speculazione non è dovuto a distrazione. Diversi fattori pesano sul petrolio, come la debole domanda cinese, un’offerta persistente proveniente dagli U.S.A. e da molti altri paesi, nonché i vincoli ambientali alle emissioni nocive. La notizia positiva è che -evidentemente- nessuno si aspetta al momento pesanti conflitti armati, cosa che farebbe scattare invece l’esigenza di maggiori riserve strategiche di carburanti: cioè maggior domanda e minore offerta. In assenza di conflitti perciò nemmeno il Dollaro brilla, cosa a sua volta positiva per il resto del mondo. Rimane aperto dunque l’altare votivo a “San Dollaro e San Petrolio” da parte dei paesi meno ricchi del mondo (come anche il nostro) i quali se ne avvantaggiano tanto per l’inflazione quanto per il costo del debito.

DI COSA BENEFICIA WALL STREET

Quindi mentre molti temono che quello appena iniziato sia un anno di instabilità, anche a causa dei numerosissimi scrutini elettorali in arrivo e delle manovre speculative sui mercati che ne possono conseguire, la grande liquidità che circola sta spingendo nella direzione opposta: la volatilità dei corsi resta limitata e gli investimenti si dirigono verso le nuove tecnologie e i nuovi business. Anche per questo motivo le aspettative dei listini azionari alla fine di quest’anno sono di ulteriore crescita con l’SP500 intorno a quota 5000.

EUROPA E TITOLI MINORI NE SOFFRONO

Si tratta di “ottimismo”? Probabilmente no, dal momento che i titoli a minore capitalizzazione come quelli che costituiscono l’indice SP600 (il cui andamento recente è qui sotto riportato) sono in realtà in discesa e altrettanto restano compresse le borse europee (vedi più sotto l’andamento riflessivo dell’indice STOXX 600):

Per le imprese di minori dimensioni o dipendenti dai business più tradizionali c’è in definitiva poco interesse e un peso maggiore del costo del debito, che è oramai chiaro a tutti resterà elevato almeno per la prima parte dell’anno. Per tutta l’Europa pesano poi i veti incrociati ad una maggior spesa da parte dei governi, che frena i consumi, i quali invece corrono oltre Atlantico.

LA “VOGLIA”DI INNOVARE…

C’è invece una generale attrazione nei confronti dei business che attireranno i maggiori investimenti nel prossimo futuro: da quelli che possono derivare dall’utilizzo per le imprese dell’Intelligenza Artificiale (non a caso restano sui massimi le big tech che sono le migliori candidate a trarne profitto) alle nuove tecnologie per l’energia nucleare, fino alle imprese che potranno trarre maggior profitto dagli investimenti nelle infrastrutture, di cui il mondo intero ha una forte esigenza e che dunque non potranno che lievitare, soprattutto se i conflitti armati non si intensificheranno. Per gli stessi motivi appare riflessiva invece l’industria farmaceutica.

…E QUELLA DI NON RISCHIARE TROPPO

Ma occorre notare che ciò che sospinge le quotazioni dei titoli più “sexy” del mercato americano sembra anche la necessità di orientare le scelte d’investimento verso titoli e borse che garantiscono la maggior liquidità, dati i giganteschi rischi di fondo citati. Dunque la molta liquidità circola e sembra pilotare al ribasso i rendimenti dei titoli a reddito fisso, ma gli investitori restano cauti: la guerra fredda impazza e quella calda rischia di dilagare.

Meglio ruotare dunque i portafogli in direzione del futuro (le tecnologie), della stabilità (le imprese più solide, più capitalizzate o capaci dei migliori dividendi) o delle grandi iniziative infrastrutturali (la mobilità condivisa e le tecnologie per le Smart cities, ad esempio). Sinanco le tensioni geopolitiche sono quindi capaci di accelerare il cambiamento e i mercati ne prendono atto. Anzi! Sono soliti guardare più lontano di tutti…

Stefano di Tommaso




APPUNTI DI TRADING

N. 59 – sabato 20 gennaio 2024

 

Operazioni in essere : nessuna

lu 27 nov 2023 comperato 1 FEB MICRO GOLD FUT a 2035 e martedì 16 gen 2024 comperato un secondo FEB MICRO GOLD FUT a 2030, entrambi stoppati mercoledì 17 gen a 2015 con una perdita di 2035 – 2015 = usd 200 e 2030 – 2015 = usd 150

mart 16 gen venduto 1 MAR MINI DJ a 37440, stoppato ven 19 genn a 38115 con una perdita di (38115 – 37440 = 675 punti x usd 5 pari a usd 3375 )

GOLD FEBB 24

La rottura del TRIPLO MASSIMO ( 2075 – 2070 – 2060 ), che attendo, ancora non si vede.

Se e quando ci sarà (la dichiarerò dopo una chiusura settimanale sopra 2090 cash ) mi aspetto un forte movimento al rialzo con obiettivi anche molto lontani.

La mia ipotesi è che, molto lentamente, GOLD riceva denaro in uscita dalla liquidità mondiale, per fare una passeggiata al rialzo.

La settimana 8 – 12 aveva segnato la scadenza di un ciclo di medio rilievo e avevo utilizzato il minimo come nuovo e più alto livello di stop loss ( alzando da 1970 a 2015 ) con incremento della posizione a 2030.

GOLD ha rotto il minimo della settimana precedente, ma si è fermato, al momento, a 2002, sfiorando il noto livello di 1998. Credo che GOLD non abbia invertito al ribasso, ma che si tratti di un secondo pull back in zona 1998, dopo quello a 1973, appena seguente alla sfuriata notturna a 2146.

Dopo la consueta settimana di pausa, le operazioni saranno eseguite sul future con scadenza aprile, in quanto febbraio presto andrà in consegna.

Resto convinto di un rialzo, finchè GOLD CASH non rompesse 1973.

SILVER MAR 24

Avevo scritto :

SILVER è sceso molto più di GOLD, ma solo fino a 22,43 USD, senza raggiungere il livello di 22 che mi interessava, pertanto l’acquisto avrebbe richiesto uno stop loss troppo ampio.

Al momento la Lettera lo monitora, senza inserire ordini.

DOW JONES INDU CASH

NUOVO MASSIMO ASSOLUTO

E’ stato rotto il top di 36952 dell’inizio gen 2022 e il Mercato è salito a 37933 DJ CASH. Continua a segnare nuovi record, di pochi punti ogni volta, ma non molla.

DOW JONES CASH nell’ultima settimana, dopo che la Lettera ha venduto alla rottura di 37440 di FEB FUT, è sceso poco, ha toccato la trend line che sale da 28660 e che avevo colorato in GIALLO nel grafico che accompagnava la prec. Lettera 58 ed è schizzato su in outside.

Sapevo che c’era un ostacolo ? Certamente, sennò non avrei colorato di giallo la zona della trend line, ma l’uscita al ribasso dalle due settimane dal 2 gen al 12 gen aveva un medio significato ciclico e meritava l’apertura dello short.

Il punto è che un segnale di simile valenza interesserà NAS 100 tra due settimane ( 29 gen – 2 feb ) con obiettivi intorno a 17500 – 17700, ormai quasi raggiunti e sembra che la forte positività che sta interessando NAS 100 sostenga anche DOW JONES.

Con minore forza, ma sostiene.

NASDAQ 100 CASH

E’ il momento di questo Mercato.

Ha ritrovato molta forza relativa rispetto a DOW JONES e tre dei sette titoli FAANG + MICROSOFT + TESLA hanno registrato il top storico in questa ultima settimana.

Una quota che oscilla tra il 70 e il 100 % del rialzo dell’intero indice, composto da 100 titoli, deriva dall’incremento ( inesauribile ? ) dei più volte citati FAANG + 2 ( ho tolto Netflix perché nessuno più ne parla ).

Storicamente queste situazioni hanno provocato gravi danni ai frequentatori del mercato, quindi sto lontano.

Al pari di DOW JONES, NAS 100 non può certamente essere comprato, ma non vi è una figura gestibile per vendere con stop loss contenuto.

La mia analisi del tempo porta ad attribuire un certo rilievo alla settimana da lu 29.1 a ven 2.2

Se poi NAS 100 salisse e si fermasse intorno a 17500-17700 ( + 1-2 % da ora ) proverei una grande soddisfazione.

Giunti eventualmente a quei prezzi, tutto da verificare che il Mercato inverta, ma si creerebbe un pattern interessante.

Se in gennaio ci fossero eventi esogeni negativi, quei gg a cavallo del primo feb 2024 potrebbero diventare un minimo da comprare.

NOTA FINALE

Con il senno di poi, che non fa ricchi, ma serve ugualmente, forse dovevo tenere più largo lo stop loss su GOLD, su cui resto comunque positivo ed attendere che anche NAS 100 vedesse scadere il ciclo del 29 gen – 2 feb prima di andare a ribasso su DOW JONES.

Come avevo anticipato :

– il profitto del 32 % che avevo conseguito in 10 mesi al 28 ago 2023 era sopra ogni media di settore, il conto arriva sempre;
– SILVER è veramente un Mercato molto difficile, poco adatto alla cadenza settimanale di questa Lettera.

Aumenterò l’impegno

Leonardo Bodini

 

 

 




LCH COMMUNICATION & PUBLIC AFFAIRS

LCH COMMUNICATION & PUBLIC AFFAIRS  è una divisione della Compagnia Holding Merchant Banking che fornisce tutta una serie di servizi di comunicazione istituzionale per le imprese. In particolare modo per il settore finanziario.

 

Ma cosa sono esattamente le PR finanziarie e perché sono importanti?

Le PR finanziarie sono una pratica specializzata di relazioni pubbliche incentrata sul settore finanziario. Il focus delle PR finanziarie è sulla gestione e il miglioramento della reputazione e del profilo delle organizzazioni con le parti interessate, inclusi investitori, pubblico in generale, enti governativi e altro ancora. L’obiettivo è creare un’immagine positiva, creare fiducia e credibilità e generare valore per l’organizzazione.

Le relazioni pubbliche creano fiducia e credibilità per le organizzazioni finanziarie. Gestendo la narrativa su un’azienda e le sue offerte, le aziende possono trarre vantaggio attraendo e fidelizzando investitori, clienti, fornitori e partner.

In modo proattivo, le PR aiutano a costruire la reputazione di un’organizzazione definendo per le parti interessate i valori, gli obiettivi e le offerte dell’organizzazione. Le PR migliorano non solo i prodotti e i servizi offerti da un’azienda, ma anche i suoi dipendenti. Facendo crescere dipendenti e leader come esperti nel loro campo, le PR aiutano le parti interessate a comprendere il risultato di qualità che possono aspettarsi da un’organizzazione.
Buone PR creano e rafforzano il vantaggio competitivo e possono aiutare a costruire una migliore partecipazione di tutti i collaboratori.

Le  relazioni pubbliche svolgono anche un ruolo reattivo, nel rispondere alle situazioni speciali che le organizzazioni devono affrontare. Se dovesse verificarsi un imprevisto, la funzione PR è in prima linea, rispondendo ai media, controllando la narrazione e istruendo leader, dipendenti e stakeholder chiave attraverso apparizioni e commenti pubblici.

Avere una strategia consolidata in atto aiuta a guidare la direzione di tutti gli sforzi di PR. Offre a tutti gli individui coinvolti nel processo di PR una voce unificata e una tabella di marcia da seguire. La strategia aiuta a posizionare l’organizzazione all’interno del mercato e nella prospettiva più ampia del pubblico definendo le principali parti interessate, messaggi e principi guida.

Le singole campagne dovrebbero avere ciascuna le proprie strategie che si adattino anche al contesto della strategia generale di PR dell’organizzazione.

Le strategie di PR possono supportare obiettivi organizzativi, storie uniche come transizioni di ruolo, annunci di prodotti e/o funzionalità, campagne di marketing e altro ancora.

Un team di PR finanziarie è essenzialmente un’estensione dell’azienda e che lavora per costruire e promuovere il marchio, sviluppare i messaggi chiave, la missione e garantire che i grandi annunci della azienda raggiungano le persone giuste al momento giusto.

Potrebbe trattarsi di qualsiasi cosa, dall’espansione in uno spazio ufficio più grande, al lancio sul mercato azionario e tutto il resto: un’attività di PR assicura che si parli di ciò che conta per il pubblico target e che l’attività sia nella forma migliore per attirare nuovi clienti.

La specializzazione in  relazioni pubbliche  finanziarie, comprende le relazioni con gli investitori, con le banche, hedge fund, investitori, compagnie assicurative, associazioni di categoria, altre società di servizi finanziari e stakeholder

Mentre per il servizio di Public Affairs e Advocacy con partner specializzati che operano direttamente accreditati negli enti governativi. Lo scopo di questo servizio è di valutare come affrontare i rischi e le opportunità che emergono dalla legislazione, dalla regolamentazione e dall’attività politica più ampia nell’interesse dei clienti e azionisti con un servizio mirato al bisogno del cliente stesso.

LCH Communication & Public Affairs è un servizio di La Compagnia Holding che fornisce consulenza indipendente in:

• Institutional Communication
• Pubblic affairs & Advocacy
• Financial Communication
• Investor relations
• Crisis management
• Lobbying
• Stakeholder engangement
• Reporting

Inoltre ricerca e valorizzazione sulla gestione del patrimonio di privati, famiglie, aziende, family office. Analisi, gestione del patrimonio culturale, nonché l’individuazione di strategie di investimento, pianificazione del passaggio generazionale e consulenza in operazioni di acquisizione e fusione. Nonché assistenza economica, fiscale e legale attraverso le proprie partnership.